Negli ultimi giorni sui social si fa un gran parlare circa le indennità previste per i collaboratori sportivi  dal decreto "Cura Italia" e sulla richiesta di estenderele disposizioni di tale decreto al mondo bandistico e corale.

Per dare una valutazione equilibrata a questa operazione e al fine di evitare considerazioni basate sull’impulso del momento, corre l’obbligo richiamare l’attenzione su alcuni aspetti attuativi di tale disposto, senza dimenticare la nostra identità associativa.

Innanzitutto dobbiamo considerare che fra il mondo sportivo ed il nostro mondo hanno diversi percorsi e che le associazioni sportive sono tutte rappresentate da un unico ente, il CONI, che, essendo unico ed indiscusso, ha una forza di rappresentanza a dir poco formidabile.

Infatti, tale decreto prevede che, al fine della concessione delle indennità, vengano riconosciuti i rapporti di collaborazione stipulati con realtà sportive iscritte Registro delle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche tenuto dal CONI.

Qui puoi scaricare il Comunicato del Presidente Nazionale