Oggi è comparso in rete un emendamento che ancora una volta sostiene la volontà di equiparare le Bande Musicali alle Associazioni Sportive Dilettantistiche.

ANBIMA ribadisce la propria contrarietà all’equiparazione della Bande al mondo sportivo perché, a nostro avviso, non tutela né permette alle nostre associazioni di crescere ma solamente di restare in un limbo di sopravvivenza che non consente di valorizzare adeguatamente l’importante ruolo culturale, formativo e sociale da esse svolte.

Riteniamo che siano ormai maturi i tempi affinché, contemporaneamente con l’attuazione dei disposti del Codice del Terzo Settore, si provveda con un apposito decreto all’inserimento di un interesse generale per bande e cori nel d.lgs. 117/17 e si avvii l’iter necessario per la stesura di un disposto legislativo che riconosca e regoli le attività bandistiche e corali con specifici strumenti che favoriscano il loro sviluppo.

Non è concepibile che sollecitazioni che provengono da realtà minoritarie e che mirano esclusivamente alla realizzazione di obiettivi di nicchia e alla conservazione dello status quo continuino a monopolizzare lo scenario normativo proponendo obiettivi limitanti lo sviluppo delle formazioni amatoriali.

Su questo tema ANBIMA, che attualmente rappresenta oltre 1.500 associazioni culturali con più di 75.000 soci iscritti, richiama le Istituzioni e gli addetti ai lavori affinché le scelte operate a livello nazionale non siano ancora una volta la risposta ad istanze minoritarie ma che sappiano scegliere l’essenza del bene collettivo nazionale.

Qui puoi scaricare la nota completa del Presidente Nazionale ANBIMA